Campagne italiane tra abbandoni, trasformazioni e ritorni: dal 12 aprile una nuova mostra al Museo Giacomo Bergomi

Museo Bergomi

Dal 12 aprile al 2 novembre prossimi, il Museo Etnografico “Giacomo Bergomi” ospiterà la mostra itinerante dal titolo “CAMPAGNE ITALIANE. Tra abbandoni, trasformazioni e ritorni”, promossa dall’Istituto Alcide Cervi e dall’Archivio-Biblioteca “Emilio Sereni” di Gattatico (RE).

La mostra prende spunto dall’opera più nota dello studioso, scrittore e politico Emilio Sereni, dal titolo “Storia del paesaggio agrario italiano” (Laterza, 1961), che descrive la storia dei territori rurali del nostro paese nel loro intrinseco rapporto tra uomo e natura: la storia del suolo modellato dal lavoro dei contadini, delle trasformazioni fondiarie, degli ordinamenti colturali, degli insediamenti e delle infrastrutture, ma anche dei rapporti di produzione, con esiti che si caricano di valenze sociali, culturali e paesaggistiche.

Curata da Chiara Visentin e Gabriella Bonini, l’esposizione racconta le trasformazioni subite dal paesaggio agrario italiano partendo dal lavoro di Sereni nella seconda metà del secolo scorso approdando ai giorni nostri: dal forte processo di industrializzazione del secondo dopoguerra alle intense dinamiche di urbanizzazione, dall’abbandono delle tradizionali pratiche agro-silvo-pastorali alla fuga affannosa verso la città. Si compone di 13 grandi totem, ognuno dei quali è costituito di tre facciate che formano grandi prismi triangolari. In ogni totem è inserito un QR code che rimanda a video, testi, siti web con contenuti che approfondiscono il tema trattato.

L’idea di ospitare la mostra presso gli spazi del Museo Bergomi viene da Michela Capra, etnografa e conservatrice di Montichiari Musei: gli oggetti agricoli, gli attrezzi e i macchinari conservati nel Museo sono essi stessi l’espressione e la documentazione materiale e tangibile di questa secolare interazione tra uomo e natura, volti a garantire il sostentamento delle genti contadine di montagna e di pianura, in un costante dialogo con le risorse e le peculiarità dei territori.
Emilio Sereni definiva il paesaggio agrario proprio come «la forma che l’uomo, nel corso e ai fini delle sue attività produttive agricole, coscientemente e sistematicamente imprime al paesaggio naturale». Nel tempo le trasformazioni e gli usi agricoli hanno plasmato forme di paesaggio che conferiscono ancora oggi peculiarità e bellezza all’Italia. Il paesaggio così generato è lo specchio
dove osservare le trasformazioni storiche, ma anche per leggere il presente e immaginare le prospettive future dei nostri territori.

INAUGURAZIONE E PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA
SABATO 12 APRILE, ORE 17:30

Ingresso gratuito

Orari di apertura:
Venerdì e sabato 10-13 e 14-18
Domenica 14,30-19
Nei mesi di giugno, luglio e settembre apertura solo di venerdì
Chiusura nel mese di agosto

Per informazioni e prenotazioni per attività didattiche:
030 9650455
info@montichiarimusei.it
www.montichiarimusei.it