E’ stata presentata nella mattinata di oggi, nella Sala della Riserva del Museo Lechi di Montichiari, la terza edizione di “Spider e Cabriolet“, mostra mercato di auto scoperte di ieri e di oggi in programma dal 12 al 14 aprile al Centro Fiera di Montichiari (BS). Marco Togni, sindaco di Montichiari, Ezio Zorzi, direttore del Centro Fiera, Mauro Battaglia, amministratore di Vision up consulting e Emanuele Prignacca, presidente di HRC – Historic Racing Club Fascia d’Oro hanno illustrato i contenuti di una manifestazione unica in Italia che, nell’edizione in partenza nel fine settimana, si annuncia ricca di novità.
Le auto scoperte, infatti, hanno un posto speciale nel cuore di ogni vero appassionato di motori. Spider, cabriolet e coupé sono vetture iconiche di un segmento in forte crescita. I dati sulle immatricolazioni confermano che auto d’epoca e youngtimer conquistano il cuore di un numero crescente di appassionati, senza distinzioni di età. Si tratta di modelli che abbinano le qualità costruttive e di progettazione allo stile elegante e sportivo, caratteristiche che ne fanno autentici oggetti da collezione, ormai entrati di diritto nell’immaginario collettivo. “Spider e Cabriolet”, dunque, è l’occasione per apprezzare da vicino centinaia di auto storiche e moderne, entrando in contatto con un mondo che catalizza l’interesse di più generazioni.
“Spider e Cabriolet”, promossa dal Centro Fiera di Montichiari con la consulenza generale di Vision up consulting di Mauro Battaglia, si conferma dunque un appuntamento da non perdere, con la possibilità di apprezzare da vicino – e anche acquistare direttamente in fiera – modelli unici di ieri e di oggi, con differenti fasce di prezzo, anche quelle più accessibili. La fiera può contare sulla presenza di club prestigiosi come, tra gli altri, la Scuderia Tazio Nuvolari, Historic Racing Club Fascia D’Oro e Club della Mille Miglia, nonché su un ampio programma di presentazioni, anteprime, talk show ed eventi speciali.
Il foyer all’ingresso vuole essere un omaggio alle capacità artigianali delle maestranze italiane che non hanno eguali nel mondo. I visitatori verranno accolti, infatti, da alcune concept car di oggi dal design d’epoca, in particolare da due berlinette e una spider dei fratelli Frigerio, veri capolavori di stile e ingegneria. Dalla collezione di Jan Marc Borel, invece, arriva la scocca della Ferrari 330 P3-P4 e il mascherone interamente realizzati a mano dai maestri carrozzieri modenesi, veri “scultori della velocità” che hanno lavorato con Sergio Scaglietti, protagonista assoluto dell’automotive design.
L’edizione 2024 di “Spider e Cabriolet”, inoltre, nel 30° della scomparsa, dedica un ricordo ad Ayrton Senna con un’esposizione di cimeli e un’anteprima di opere di Alessandro Rasponi, pittore modenese che dedica la sua arte al mondo dei motori fatto di uomini, macchine e leggende. I visitatori potranno ammirare da vicino anche una Renault Clio Williams della collezione Dalmazzini, realizzata per festeggiare il titolo costruttori vinto nel 1992 in Formula 1. La vettura, spinta da un motore 2 litri, 4 cilindri in linea e 147 CV, è capace di raggiungere i 215 Km/h.
Nello spazio incontri, nell’ambito dell’area “HRC – Historic Racing Club Fascia d’Oro”, verrà proposto un fitto programma di anteprime, presentazioni e talk show a tema motoristico. Tra gli appuntamenti principali ricordiamo: la presentazione in anteprima del nuovo volume “Alfa Romeo automobili per passione” a cura di Daniele Buzzonetti con prefazione di Walter De Silva, edito da Artioli Editore 1899; l’incontro con Ivan Scelsi, autore del volume “Fiat Coupè e Barchetta”, edito da Nada – Libreria dell’Automobile; la proiezione in anteprima del docufilm “Imola 70”, realizzato da Stefano Ferrari, giornalista e regista, e Miria Burani, sceneggiatrice, per i primi settant’anni dell’autodromo dedicato alla memoria di Enzo e Dino Ferrari; la presentazione del volume di Leopoldo Canetoli dal titolo “Lambo in fretta e Furia, l’ultima F1 di Mauro Forghieri” che ripercorre l’incredibile storia del progetto dal nome breve quanto evocativo ”Lambo 291”.