L’edizione 2020 di Samarcanda, mostra mercato d’arte, antiquariato, collezionismo, modernariato, oggettistica e vintage in programma dal 31 gennaio al 2 febbraio al Centro Fiera di Montichiari (BS), sarà arricchita da una suggestiva collaterale dal titolo “30 SEDUTE 30 – Oggetti del design 1950-1990”.
La seduta come archetipo delle attività dell’uomo, la seduta come cultura del progetto, la seduta come cultura d’uso, come cultura imprenditoriale, come cultura produttiva. La seduta rappresenta nella storia l’elemento distintivo delle varie società e ha rappresentato l’apice della cultura del progetto, in particolare nella seconda metà del XX secolo.
Negli anni del dopoguerra, caratterizzati dalla euforia della ricostruzione, innumerevoli architetti si sono cimentati nella sperimentazione di sedute, attraverso l’utilizzo di nuovi materiali tecnologici, modificando i sistemi produttivi tradizionali di tipo artigianale per riuscire a realizzare prodotti in serie.
L’interpretazione di alcune sedute della tradizione in chiave moderna come la Superleggera di Gio Ponti che deriva dalla sedia chiavarina, o la poltrona Lady di Marco Zanuso con l’utilizzo della gommapiuma di produzione Pirelli, o i nuovi materiali come il poliuretano espanso in una poltrona come le Bambole di Mario Bellini, hanno permesso di dare impulso ad una produzione industriale, che vedeva la luce attraverso la trasformazione di aziende artigianali in industrie capaci di proporre sul mercato prodotti funzionali, esteticamente accattivanti e poco costosi.
Le sedute, elementi del design più connotati, più complessi e più significanti, sono oggetto di questa mostra collaterale che rappresenta un piccolo contributo alla cultura del progetto, all’inventiva di alcuni designer che hanno ideato, sperimentato e fatto produrre questi oggetti che sono diventati prima d’uso quotidiano e poi materiale da collezione.
La storia del design deve passare anche dalla conoscenza reale dell’oggetto, la possibilità di vedere da vicino l’utilizzo dei materiali, apprezzarne la forma, testare la loro durata nel tempo e soprattutto recuperare un’attenzione non virtuale per la storia della cultura materiale, progettuale e produttiva.
Nella mostra 30 SEDUTE 30, proposta nell’ambito di Samarcanda e curata dell’architetto Amedeo Buccelleni, sono esposte una trentina di sedute che negli anni sono state raccolte e recuperate e che costituiscono per la varietà di proposte una rassegna del modo di sedersi e materiale per la didattica del progetto.